Letture di approfondimento su temi di gestione aziendale, organizzazione, pianificazione e controllo di gestione

immagine-articolo-gestione-piccola-impresa (7K)LA GESTIONE DELLA PICCOLA IMPRESA NELL'ERA MODERNA

Ovvero il vantaggio per la piccola impresa di avvalersi di una rete di professionisti esperti in servizi alle imprese
I tempi cambiano, e anche in maniera piuttosto vertiginosa e il cambiamento non risparmia niente e nessuno. Non c'e' un settore di attivita' in cui un' azienda possa non trovarsi nella situazione di essere relegata in un angolo perche' ritenuta obsoleta, anche quando fino a poco tempo prima, magari, era il leader del settore. E' di pochissimo tempo fa la notizia del fallimento della Kodak, un colosso nel campo delle stampe fotografiche. E pensare che la Kodak fu la prima ad accorgersi dei cambiamenti in corso e ad adeguarsi alla digitalizzazione delle fotografie...ma poi, evidentemente, si e' persa per strada. Non ha saputo portare avanti nel modo giusto la sua intuizione, che era stata a dir poco geniale per i tempi in cui fu concepita. Tutto cambia, quindi, e la parola digitalizzazione, sconosciuta ai piu', fino a poco tempo fa, entra prepotentemente a far parte del vivere quotidiano delle persone, soprattutto degli aspiranti (o anche veterani) imprenditori, o presunti tali. E gia', perche' non basta fondare un' impresa, darsi un obiettivo, cercare di realizzare un progetto che si ha nella testa fin da bambini, il classico sogno nel cassetto, per potersi definire imprenditori.

Nell' era moderna gestire un' impresa, anche se piccola, non e' affatto semplice. Le semplificazioni burocratiche volute dalla legislazione, molto spesso invece di semplificare le cose riescono solamente a complicarle. Per una corretta e fruttuosa gestione dell' impresa, l' imprenditore moderno non puo' affidarsi alle sue sole capacita'; cio' non lo renderebbe competitivo, e spesso una gestione troppo accentrata nelle mani del singolo imprenditore, puo' portare anche ad un moltiplicarsi di costi, che oggi come oggi, nessuno puo' piu' permettersi di sostenere. La gestione dell' impresa non si limita piu' alla sola gestione del core business aziendale, ma deve investire molti campi, per la gestione dei quali molto spesso sono necessarie competenze specialistiche, acquisite dopo anni di studio, ma soprattutto dopo esperienze vissute sul campo. Ed e' per questo che l'imprenditore deve cercare di delegare parte del lavoro a persone piu' esperte nel settore di lui. Delegare, una parola molto importante che non tutti sono in grado di mettere in atto. E poi... delegare a chi? Qual e' la modalita' giusta per delegare parte del proprio lavoro a terze persone cercando di ottenere sempre la massima efficienza?

L'imprenditore potrebbe assumere nuovo personale cui affidare la gestione secondaria della propria attivita', in modo tale da potersi concentrare su tutte quelle operazioni che costituiscono il nucleo della sua attivita' imprenditoriale. Ma cio' comporta spese aggiuntive da valutare accuratamente. L'assunzione di dipendenti comporta aggravi dal punto di vista dei contributi da versare, comporta il dover avere un fatturato maggiore in quanto, piu' personale si ha alle proprio dipendenze, maggiori saranno i ricavi da dover dichiarare per poter risultare congrui e coerenti negli studi di settore. Insomma, una decisione da valutare attentamente e che implica una struttura molto solida dell' azienda stessa, capace quindi di sostenere tutti i costi che possono derivare da questa scelta. Oppure ci si puo' affidare ad un team di esperti che si occupino di tutto, lasciando l' imprenditore libero di dedicarsi alla sola ricerca della clientela e alla cura della stessa. Ma anche la ricerca di queste professionalita' spesso non e' molto semplice.

Gia' dalla nascita dell' azienda si pone il problema di scegliere un notaio (nel caso di costituzione di societa') che si occupi di tutte le incombenze necessarie per la registrazione della stessa presso i vari enti. Poi occorrera' cercare un commercialista che segua la gestione contabile e fiscale dell' azienda e non sarebbe neanche tanto male se il commercialista affiancasse il notaio nella fase di costituzione della societa', perche' se e' vero che il notaio e' competente per tutto cio' riguarda le fasi della costituzione, e anche vero che e' il commercialista il professionista che puo' dare importanti indicazioni all’imprenditore gia' a partire dalla fase di costituzione dell' azienda. E queste indicazioni in molti casi devono essere inserite nell' atto costitutivo dell' azienda per poter essere ritenute valide e applicabili. Quindi, gia' nel momento dello start up, potrebbe verificarsi una duplicazione delle spese per l'incauto imprenditore che abbia incaricato della costituzione della sua societa' un notaio e che solamente in un secondo tempo, si sia messo alla ricerca di un consulente fiscale. Studiando la struttura dell' azienda, infatti, il consulente fiscale, potrebbe aver rilevato la necessita' di far gestire l' amministrazione della neo societa' ad un consiglio di amministrazione in luogo di un amministratore unico: ma ormai l' atto costitutivo e' stato redatto e depositato, per cui occorrera' recarsi nuovamente dal notaio per redigere un nuovo atto costitutivo il che si traduce in maggiori spese per il nostro neo imprenditore.

Una volta trovati il notaio e il consulente fiscale, e' la volta della ricerca del consulente del lavoro. Il nostro imprenditore, infatti, ha anche l' esigenza di assumere del personale per avviare la produzione aziendale. Quindi di nuovo si dovra' mettere alla ricerca del professionista che secondo lui puo' svolgere al meglio la funzione di ricerca e selezione del personale. Una volta assunto il personale l' imprenditore si rende conto che la sua ricerca non e' ancora finita. Dovra' infatti adempiere a tutti i compiti dettati dalla normativa in materia di sicurezza del lavoro, per cui avra' bisogno di un altro professionista che si occupi di tutte le pratiche. E poi ci sono ancora gli adempimenti per la privacy, gli adempimenti per l’antiriciclaggio, e ancora gli occorrera' un professionista capace nel settore del controllo di gestione che possa valutare tecnicamente il suo operato e dargli consigli anche in merito ad eventuali investimenti che potrebbero portargli seri vantaggi anche a livello economico evitandogli il continuo ricorso a finanziatori esterni, come le banche o gli intermediari finanziari in genere. Aspetto questo spesso molto sottovalutato dagli imprenditori o affrontato un po' incautamente andando ad investire i propri guadagni sulla scia degli investimenti che attirano maggiormente il pubblico.

Sara' poi vero che le operazioni finanziarie che riscuotono maggior successo da parte del pubblico siano poi le migliori per la propria situazione personale? Le cose sarebbero da valutare con molta attenzione. E questa attenzione ce la puo' garantire solo un professionista esperto in pianificazione, analisi e controllo di gestione, che sappia analizzare i nostri flussi di cassa, separando quella che e' la nostra situazione economica da quella finanziaria. Puo' infatti capitare molto piu' spesso di quanto non si possa pensare che un'attivita' economicamente solida, cioe' con molti crediti iscritti nell' attivo dello Stato Patrimoniale, soffra dal punto di vista finanziario, non avendo cioe' le disponibilita' liquide per poter onorare i propri debiti. Un problema non da poco. Un problema che deve trovare soluzione nel breve periodo se l'azienda non vuole correre il rischio di fallire nonostante le commesse da eseguire e i crediti da riscuotere.

Crediti da riscuotere: altro concetto chiave che ci porta inevitabilmente alla ricerca di altre figure professionali, un legale e un professionista specializzato nel recupero dei crediti. Oggi giorno, nella quasi totalita' dei settori lavorativi, un imprenditore non puo' muoversi se non e' affiancato da un avvocato che sappia dargli un valido aiuto nella redazione dei contratti di lavoro, e nell'esecuzione degli stessi. Cosi' come, purtroppo, non si puo' affrontare l'esperienza di costituire e gestire una nuova impresa senza pensare che prima o poi potremo aver bisogno di chi ci aiuti a recuperare dei crediti che non siamo riusciti ad incassare alla scadenza. E sempre tornando al tema dell' azienda economicamente solida (in attivo quindi) ma con problemi di liquidita', dovremo poter analizzare fino in fondo la situazione aziendale cercando di capire se e' l'intera azienda ad avere problemi, oppure se ci troviamo di fronte ad un' azienda il cui lavoro viene a svolgersi in piu' reparti, cantieri ecc., sono solamente taluni settore ad essere in sofferenza. In quest'ultimo caso bisognera' agire solamente nel settore incriminato e non procedere ad un restyling dell'intera azienda. Lo stesso varra' nel caso in cui l'azienda sia in perdita; per una valutazione ottimale della situazione occorrera' valutare l'andamento in ogni reparto, per scoprire se eventualmente sono solamente uno o alcuni settori ad essere in perdita, mentre altri potrebbero portare vantaggi all'impresa.

Insomma, le cose da seguire gestire e controllare sono tante, e la maggior parte implicano un uso continuo delle soluzioni telematiche e delle nuove tecnologie. Il neo imprenditore alla ricerca delle professionalita' necessarie per completare la gestione della sua impresa, che a questo punto avra' capito non identificarsi solamente nel core business aziendale, si trovera' sperduto in una miriade di offerte e talmente subissato di consigli sulla scelta del professionista a cui affidare quel particolare compito, che potra' addirittura scoraggiarsi e rinunciare alla propria idea di fare impresa. Oppure, anche nel caso in cui sia cosi' efficiente da scegliere il migliore professionista per ogni settore, i vari professionisti chiamati in causa potrebbero trovarsi in difficolta' nel comunicare tra loro, per svariati motivi, il che potrebbe portare, se non proprio al fallimento della consulenza a 360 gradi, ad un aggravio dei costi da sostenere unitamente all'allungamento dei tempi necessari per portare a termine i singoli compiti. Arrivati a questo punto ci si chiedera' "e allora quale potrebbe essere la scelta migliore affinche' il nostro imprenditore possa delegare parte del lavoro, ottenendo in cambio la massima efficacia e la massima efficienza, ottimizzando, tra l'altro, anche i costi da sostenere? "

Adeguarsi ai tempi, a quei tempi che, abbiamo detto, cambiano vertiginosamente, e a cui anche noi professionisti, e non solo l'imprenditore, dobbiamo adeguarci. Ecco perche' non ci presentiamo piu' come singoli professionisti, ecco perche' l'imprenditore non deve impiegare gran parte del suo tempo, da sottrarre tra l' altro alla gestione del core business aziendale, a cercare il singolo professionista, ecco perche' dobbiamo puntare tutto sul lavoro di squadra. Ed e' proprio a questo punto che entra in campo il network, la rete di professionisti esperti in consulenza all'impresa, ognuno specializzato in un settore diverso, ognuno pronto ad interagire nell'immediato con l'altro, che possa prestare i propri servizi professionali all'imprenditore senza che egli debba preoccuparsi minimamente di scegliere di volta in volta la professionalita' piu' adeguata a risolvere il problema del momento. Sara' infatti compito del network stesso trovare al proprio interno l'esperto fiscale, il professionista di organizzazione aziendale, di contabilita' per le piccole imprese ovvero di recupero crediti, colui che meglio possa affrontare la questione e risolvere il problema.

In conclusione, la gestione della piccola impresa nell' era moderna, trova la sua massima espressione nel lavoro di squadra che deve essere messo in campo non solo dall'imprenditore che deve riuscire a rendersi conto che non e' piu' in grado di gestire tutte le attivita' dell'impresa senza essere affiancato da un valido team di professionisti, ma anche dai professionisti stessi, che non possono piu' agire come tante tessere di uno stesso puzzle in cui pero' si fatica a trovare i pezzi, ma piuttosto come anelli della stessa catena dove ognuno e' collegato altro, dove la velocita' di scambio di informazioni e dati sono di vitale importanza per portare al successo la piccola azienda che se gestita nel migliore dei modi potrebbe anche trasformarsi in una grande azienda.

D.ssa Patrizia Macri'
29 Ottobre 2012
Per un contatto diretto con l'Autrice:
Studio Dott.ssa Patrizia Macri'
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